Il pesce è uno degli alimenti sulla cui freschezza e corretta conservazione è sempre bene prestare attenzione, data la presenza di parassiti che possono resistere anche dopo aver passato molte fuori dall’acqua, oppure ad una catena del freddo non effettuata correttamente.
Inoltre questo alimento, qualora sia destinato ad essere consumato crudo, deve necessariamente subire un trattamento di bonifica mediante abbattimento della temperatura in appositi frigoriferi.
Qualora ci si ritrovi vittime di una intossicazione alimentare dovuta all’assunzione di prodotti ittici alterati, è consigliabile rivolgersi ad un avvocato esperto per le frodi alimentari sul pesce.
Pesce decongelato venduto per fresco
Questa pratica è piuttosto frequente, ed è arrivata ad essere il genere di frode più in voga in questo delicato e pregiatissimo settore alimentare.
L’acquirente, che si tratti di un consumatore oppure di un ristoratore, non è tuttavia lasciato da solo, ma può adeguatamente tutelarsi seguendo le opportune indicazioni, tenendo presente che il Decreto Legislativo 109/1992 e l’articolo 515 del Codice Penale puniscono rispettivamente la mancata etichettatura del prodotto e la contraffazione intesa come frode commerciando il prodotto.
E’ importante conservare con cura tutta la documentazione fiscale, che si tratti di scontri o fatture, che possano dimostrare l’acquisto, ed anche l’eventuale refertazione medica, se è stato necessario ricorrere all’assistenza dei sanitari.
Tramite un avvocato esperto per frodi alimentari, è possibile ottenere un’adeguata assistenza ed un congruo risarcimento, come sancito dalla Corte di Cassazione, che con la Sentenza 4735/2018 ha condannato un ristoratore per aver somministrato delle pietanze omettendo di indicare la qualità del pesce e se ai clienti venisse servito un prodotto decongelato o fresco.