Affidarsi ad un consulente legale quando si parla di sicurezza alimentare è un atto necessario, vista la complessità di norme, regolamenti e indicazioni che governano questa materia.
Cosa prevede la legislazione alimentare in tema di sicurezza alimentare
L’attuale normativa alimentare prevede una serie di regole e controlli relativa a quella che viene comunemente definita food safety e riguarda tutti gli operatori della filiera produttiva ossia quelli che intervengono nella produzione, trasformazione e commercializzazione. Le norme che vengono indicate dalle varie fonti legislative possono avere carattere di obbligatorietà o essere facoltative: nelle prime rientrano tutte quelle che riguardano il sistema HACCP, mentre nelle seconde tutto ciò che rientra nello standard ISO 22000.
La procedura più importante, non solo per la sua obbligatorietà ma anche per le disposizioni in essa contenuta, è sicuramente la HACCP (Hazard-Analysis and Critical Control Points). L’origine di questo protocollo risale alle missioni degli astronauti della NASA che dovevano essere alimentati con prodotti che non dovevano far correre il rischio di annullare la missione nello spazio. Oggi questo protocollo è stato applicato a tutti gli alimenti con lo scopo di assicurare la loro sicurezza alimentare attraverso un’analisi completa di tutte le fasi produttive.
Nell’ordinamento giuridico italiano questo protocollo trova le sue fonti prima nel Decreto Legislativo 155/1997 e nel successivo 193/2007. Questi due decreti hanno stabilito prassi e principi fondamentali di sicurezza alimentare.
Per prassi si intende:
- l’individuazione del responsabile HACCP;
- la descrizione del prodotto;
- l’indicazione della sua destinazione d’uso;
- la costruzione e conferma del diagramma di flusso e schema di impianto.
Nei principi rientrano invece tutta una serie di attività volte a determinare i pericoli per ogni fase del processo, i limiti e il relativo superamento, le fasi di controllo e le azioni correttive.
Lo standard ISO 22000, pur essendo una disciplina di carattere facoltativo, riveste comunque una notevole importanza in quanto svolge un’azione significativa nel settore della sicurezza alimentare perché ha il compito di essere compatibile con altre norme di carattere internazionale.
La normativa sulla Sicurezza alimentare
Nell’ambito della sicurezza alimentare, la disciplina di riferimento è data dal Decreto Legislativo 178/2002 che all’articolo 18 stabilisce il principio fondamentale della rintracciabilità dei prodotti alimentari, sia in entrata che in uscita. Ogni Operatore del Settore Alimentare (OSA) dovrà essere in grado di fornire alle Autorità competenti, ogni informazioni circa l’approvvigionamento dei prodotti alimentari, nonché le imprese clienti alle quali ha fornito i suoi prodotti.
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Verrà creato un vero e proprio rapporto diretto con le aziende clienti, anche durante le fasi in cui viene effettuato un sopralluogo da parte delle Autorità per verificare la rispondenza delle disposizioni in tema di sicuerezza e il prelievo di campioni sui prodotti. Sono inoltre curati con particolare attenzione gli aspetti relativi alla produzione di alimenti biologici nonché delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine. Un servizio completo per soddisfare tutte le esigenze nel campo del diritto alimentare.